Il Dottorato in Scienze Filosofiche attivo presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” si propone come obiettivo quello di promuovere negli allievi le competenze e abilità necessarie per la ricerca scientifica in ambito filosofico in modo qualificato e corrispondente ai livelli più elevati raggiunti in ambito internazionale.

Il dottorato si avvale della comprovata esperienza di ricerca dei propri docenti e collaboratori e di una rete di relazioni internazionali di assoluto rilievo.

Nascendo dalle esperienze e dalle attività dei tre Dottorati preesistenti in Scienze Filosofiche, in Bioetica e in Filosofia dell’Interno Architettonico, il Dottorato garantisce una forte connotazione multidisciplinare strategica per il futuro inserimento dei dottorandi nel mondo del lavoro. Proprio nell’ambito di una tale multidisciplinarità, è prevista la possibilità di attivazione di tre curricula, uno con un profilo scientifico e culturale generalista di taglio prettamente filosofico e due di taglio applicativo particolarmente orientati alla sinergia con la prospettiva filosofica. La decisione di affiancare a un curriculum filosofico due curricula maggiormente specifici non scaturisce soltanto dalla decennale esperienza di collaborazione che il Dottorato di Scienze Filosofiche ha instaurato con il Dottorato Interpolo in Bioetica e dall’esperienza più recente di collaborazione con il Dottorato in Filosofia dell’Interno Architettonico, ma anche da una salda convinzione di fondo secondo la quale, al livello attuale della ricerca, il motivato e diffuso bisogno teorico di riflessione intorno alle forme attuali dell’umano deve necessariamente avvalersi del supporto di molteplici saperi positivi e di scienze applicate, cioè di una modalità di indagine fondata sul concorso di prospettive di lavoro e di competenze performative anche molto diverse l’una dall’altra. Solo in questo modo è possibile progettare una Università futura in cui il perimetro dei saperi comunicanti non sia più semplicemente all’insegna della interdisciplinarità bensì, anche e soprattutto, della multidisciplinarità, intesa come quella prospettiva in base alla quale la progressiva acquisizione di “sapere” deve strutturarsi su una sempre più consapevole e aggiornata simmetria e interazione di conoscenze e applicazioni.